Una rosa di sale...

Nervosa

ansiosa

inquieta

una brezza psichedelica

delle tremule stelle

la luce dorata

la luce isterica

in un tourbillon trascina

in questa magica notte.

Una rosa di sale

una rosa di ghiaccio

nel cuore

l'essenza del nulla!

Mute

zitte

ardite

cinicamente avanzano

come golem d'acciaio

tenaci agguerrite amazzoni

nell'oscurità ormai

astrazioni del nulla

fuori dal tempo

irridenti impavide.

Nell'intangibile

indaco cielo

silente un sussulto

un metafisico afflato

s'avverte

al limitare d'un soave amplesso.

Flessuose si snodano

nell'universo di fiori

policrome

arabescate sequenze

nell'atto più autentico

più remoto

nel trattenere con ansia supplicante

di fili trasparenti

vesti lunghissime.

Celesti omeostasi

dai penetrali dell'infinito riaffiorate.

Allibita impietrita

è l'entità vibrante

sulle poesie silenziosamente vergate

a capo riverso

con la leggiadria paradossalmente tapina

delle plaghe più algide

sulla tela grigio-scura

tra turbinanti afflati d'eterno

di Parsifal

un candido

di giglio

innocente stormire.