... abituare il dolore;
arriva la gioia e la ricevo con labbra tremanti,
come se il corpo mancasse, come se l'abitudine al dolore
Avrei evitato l'irruzione di eventi belli;
... ecco come fa quasi male la gioia, perché con furia preme contro il petto per farsi sentire,
essere riconosciuto e assunto e in questo modo pronunciare;
... e ci sono così poche gocce di rugiada viva che appaiono nell'aridità che sono,
che li prendo e li metto con cura nelle fessure dell'essere, non perché crescano,
ma in modo che non muoiano;
... tutto sembra tornare a questo momento in cui sto fermo, ascoltando,
come se il debole bagliore che ho fosse in pericolo, e rapidamente
Contro un subdolo mare di tenebre e inganni,
Ho dovuto comandare alle forze di credere in me, amarlo e difenderlo.
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Antonio Justel Roríguez
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