Antonio Justel Rodriguez
ODE D'AUTUNNO: ABBAGLIAMENTO
[…sulla foresta incandescente si esprime l’universo:
acqua e fuoco, vita e morte si abbracciano, brillano e vibrano, cantano;
…oh fiore o momento che sempre deve ritornare,
oh abbaglio, oh festa immortale]
…la mia anima è venuta dalla lotta contro l’anno, dal nascere e dal morire,
per ristrutturare mari e ricordi con cui ospitare le luci/luci:
il fuoco dello spirito;
…e, all'improvviso, l'autunno in un'enorme, maestosa apertura del mondo
con note e sangue vivo, ardente in costellazioni,
l’enorme pulsazione tra cielo e terra,
i poteri del sole e del suono,
un giudizio d’amore e la sua voce siderale,
la luce, la luce, la luce,
e anche la mia libertà lì radiosa,
lì e lì, lì, proprio lì,
e altrettanto rischioso e tremante il mio respiro e il mio essere, l'aria,
la bellezza in fiamme nel suo frutteto, nella foresta…
…ma, nonostante tutto, e nel profondo dell’anima mia, dimmi:
Che data è questa, a quale morte o prova vado e andiamo o quali rinascite...,
- parlami e dimmi, per favore, in un intimo sussurro, molto debolmente, molto debolmente e tranquillamente,
“perché, amore mio, perché scoppia così, prende fuoco e crea in te il mondo,
Perché, perché...".
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Antonio Justel/Orione di Pantheseas
https://www.oriondepanthoseas.com
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Published on e-Stories.org on 01/14/2024.