Antonio Justel Rodriguez
SOLSTIZIALI
… dopo il rombo di un’eco di luce, l’amore medita e guarisce, canta e purifica,
spargendo il suo seme verde, la sua fiamma verde, attraverso le risaie,
e il cuore, oh, il cuore vede e sente,
Ebbene, attraverso i prati, accanto a enormi sfere di mais e di meli,
Emerge e risplende un sublime coro di Deva e Folletti, di Elfi e Ondine, di Fate, di Gnomi...
ah i costruttori del mondo, ah, ah gli operatori quantistici del Cristo,
discorso e guarigione insieme agli Aiutatori Invisibili durante i 12 Giorni Santi;
...dalle rocce, dalle vive sorgenti, come torrenti o ruscelli infuocati,
la luce liquida vibra e salta, scorre e brilla davanti agli occhi, illuminando la griglia o l'entourage del mondo,
fermati dolcemente e, poco a poco,
tra osanna, giubili e antifone, cessa e si spegne il fuoco amato;
…ebbene, i solstizi, che pulsano tra le luci di giugno e la luminosità di dicembre,
Oh quelle feste di luce spirituale sotto tali Giorni Santi,
e ahimè, ahimè William Shakespeare ispirato e trasceso da “Sogno di una notte di mezza estate”,
sotto quelle notti bibliche, sottili ed eteriche dell'anima e del corpo-anima,
magico e trasparente, confortante e squisito, profondo ed esultante, dico:
pieno, intimo, divino.
Antonio Justel Rodríguez
http://www.oriondepanthoseas
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Published on e-Stories.org on 12/26/2024.