Antonio Justel Rodriguez
SENTIRE E CERCARE SE STESSI
…l’aria che portava con sé vertigini e nettare, silice e oro, pioggia;
Fu quando una lacrima apparve in mezzo al mio petto,
una frana o uno shock,
un'esplosione selvaggia e grandiosa, enorme e sconosciuta:
una luce infinita, un canto immortale;
… perché non è forse un momento sacro quello in cui gli uccelli respirano come il fuoco,
tra l'edera divina e l'indaco del sole e cantano?
Fu quando li sentii, oh amante, che appresi che la notte non esisteva,
che la terra era opale e cristallo, e che la fine del mondo sarebbe consistita solo
che il campione dei tuoi sublimi battiti mortali non sarebbe un dio;
…Voglio tornare, tornare all’aria, alla condizione dell’amore totale, al fuoco intenso
dove l'acqua viva è fonte di onore e di sete,
il tuo e il mio, amore,
il tuo e il mio;
…sto passando sopra un campo di rose;
Io rido e piango,
Ti sto cercando.
Antonio Justel Rodríguez
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Published on e-Stories.org on 02/24/2025.